La Chirurgia generale è una disciplina che si occupa di numerose patologie in diversi distretti corporei e riguarda principalmente gli organi addominali (fegato, pancreas, colecisti, ecc) e/o della parete addominale, patologie del tratto gastroenterico che necessitano di un approccio chirurgico e patologie colo-rettali (emorroidi, fistole, sinus, ecc). Il chirurgo generale spesso si occupa anche della chirurgia tiroidea e della chirurgia mammaria.

La chirurgia generale tratta sia la patologia benigna che la patologia maligna. Spesso, la patologia maligna (i tumori degli organi interni) necessita di approcci chirurgici più aggressivi e richiede interventi con anestesia generale (“open” o in laparoscopia).

Tutti gli interventi chirurgici necessitano di anestesia generale?
Non per tutti gli interventi chirurgici è necessaria l’anestesia generale; la tipologia di anestesia varia, infatti, a seconda della patologia specifica, della sua estensione, dell’area da trattare e dalle condizioni generali del paziente.
L’anestesia generale viene effettuata per interventi di alta complessità, in cui il paziente viene reso incosciente e insensibile al dolore. Per gli interventi di medio-bassa complessità è invece sempre più utilizzata l’anestesia loco-regionale, che rende insensibile al dolore l’area del corpo su cui viene effettuato il trattamento chirurgico e permette al paziente di rimane cosciente per l’intera durata dell’intervento.

Quali interventi di chirurgia generale possono essere eseguiti in anestesia loco/regionale o sedazione lieve?

• Patologia erniaria
• Patologia emorroidaria e anale
• Incisione e drenaggio di ascessi
• Exeresi lesioni cutanee e/o sottocutanee