L’adolescenza è un momento difficile per ogni individuo e la presenza di patologie cutanee specialmente se interessano il volto può provocare difficoltà nelle relazioni interpersonali e riduzione dell’autostima.Queste problematiche sono ancora più sentite nel sesso femminile.
L’acne è una malattia infiammatoria che coinvolge le aree in cui il complesso pilo-sebaceo è rappresentato da una cospicua ghiandola sebacea e un follicolo pilifero di piccole dimensioni, quali il volto e la parte alta del tronco.Sotto lo stimolo ormonale si ha un aumentata produzione di sebo il quale insieme a frammenti cheratinici occlude l’infundibolo del follicolo pilifero creando la lesione elementare, i comedoni meglio conosciuti come punti neri.In seguito a questa occlusione l’accumulo di materiale e la proliferazione del Propionibacterium Acneis provoca lesioni infiammatorie come pustole e nei casi più gravi noduli e cisti suppurate (i comuni brufoli).
L’acne è sempre stata erroneamente considerata una malattia transitoria dell’adolescenza per la quale non era richiesto un trattamento in quanto ha la tendenza a ridursi e spesso regredire totalmente col passare degli anni.Questo concetto è totalmente superato per svariati motivi.In primo luogo l’acne si può presentare con diversi livelli di gravità spaziando da pazienti che presentano solo punti neri (acne lieve), ai quali si aggiungono pustole (acne moderata), fino alla formazione di noduli e cisti (acne severa).Nei casi di acne moderata-severa le lesioni possono essere estremamente dolorose, provocare sanguinamento ed aumentare il rischio di sovrainfezioni in seguito a manipolazioni traumatizzanti (schiacciare i brufoli) che vanno assolutamente evitate.Oltre a queste eventuali complicanze mediche i traumi ripetuti delle lesioni provocano la comparsa di cicatrici che possono persistere per tutta la vita. Queste ultime si possono creare anche spontaneamente nei casi di acne severa, cioè quando vi è la presenza di lesioni infiammatorie profonde come noduli, cisti e fistole che provocano una distruzione di ampie aree di tessuto provocando cicatrici visibili e permanenti le quali sono difficili da risolvere anche con trattamenti medico-estetici una volta consolidate.Altri esiti determinati dall’acne sono le macchie che si vengono a creare in seguito all’esposizione solare delle lesioni infiammatorie senza adeguata fotoprotezione.
Per tali motivi l’acne può a tutti gli effetti essere considerata una malattia disfigurante del volto.A tutto ciò va aggiunto che in una fase della vita così delicata come la adolescenza, specialmente nel sesso femminile, quando si inizia ad avere una diversa consapevolezza del proprio corpo, l’acne può provocare difficoltà nel relazionarsi, vergogna e disagio nell’approccio con le altre persone specialmente a scuola.Causare perciò una chiusura sociale con tutte le conseguenze che ne derivano.Sicuramente questo non sempre accade però non è raro che le giovani pazienti riferiscano vergogna o un tono dell’umore basso proprio a causa dell’acne.Questo le porta a mascherare il proprio volto per cercare di coprire le lesioni che le tormentano; ma proprio l’utilizzo di make-up non idoneo provoca un’ ulteriore occlusione del follicolo pilifero con conseguente peggioramento dell’acne, andando a creare così un circolo vizioso.
Come ultimo punto va considerato che delle volte l’acne non solo durante l’adolescenza ma anche nelle fasi successive della vita di una donna, specialmente quando coinvolge alcune aree, può essere la spia di patologie ginecologiche od ormonali sottostanti come la sindrome dell’ovaio policistico; le quali causano un corollario di segni e sintomi che coinvolgono altri organi ed apparati oltre la cute. Perciò spesso una collaborazione col Ginecologo ed Endocrinologo è necessaria per un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.
Il trattamento dell’acne varia enormemente a seconda della gravità della patologia andando da trattamenti topici (con delle creme) a trattamenti sistemici (antibiotici o isotretinoina).I trattamenti sistemici non sono scevri da eventuali effetti collaterali che però vengono attentamente indagati e monitorati sotto un attento controllo medico con esami ematochimici e clinici.
Per concludere l’acne non sempre è una malattia transitoria ed autorisolutiva, può avere un importante impatto sulla vita sociale di una ragazza adolescente che sta diventando donna, provocando eventualmente esiti come macchie e cicatrici sfiguranti persistenti. Non sottovalutiamo l’acne i trattamenti esistono e sono estremamente efficaci. Curiamo l’acne prima che porti a delle conseguenze permanenti.
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