Diabete: riconoscerlo per affrontarlo al meglio

 8 maggio 2025 | Articoli scientifici
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Il Diabete è una delle patologie croniche più diffuse al mondo e la Sardegna, in particolare, è tra le regioni con un´alta incidenza di Diabete di tipo 1 nei bambini.

Ecco perché conoscere il Diabete, sapere quali sono le cause, quali segnali ascoltare e perché affidarsi a uno specialista in questo campo, fa davvero la differenza.

Cos´è il Diabete e da cosa è causato?

Il Diabete è una patologia cronica caratterizzata da livelli elevati di glucosio (zucchero) nel sangue. Questo accade quando l´organismo non produce abbastanza insulina – l´ormone che regola la glicemia – o non riesce a utilizzarla correttamente.

Esistono due forme principali:

• Diabete di tipo 1: è una patologia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule del pancreas che producono insulina. Questa tipologia riguarda soprattutto bambini e giovani adulti. Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali (infezioni virali, alterazioni immunitarie) possa attivare la malattia.

• Diabete di tipo 2: è la forma più comune e si sviluppa soprattutto in età adulta, anche se oggi è in aumento tra i giovani. In questa forma, spesso hanno un ruolo importante gli stili di vita scorretti, come una dieta sbilanciata, l´eccessiva sedentarietà e il sovrappeso. Nel Diabete di tipo 2, il corpo produce insulina, ma non la utilizza in modo efficace (insulino-resistenza).

Particolare attenzione va rivolta anche al Diabete Gestazionale, caratterizzata da elevati livelli di glucosio durante la gravidanza. Questa forma va attentamente monitorata e trattata al fine di non avere conseguenze fetali come la macrosomia (bambino con peso >4 kg alla nascita). Il Diabete Gestazionale può regredire dopo il parto o, in alcuni casi, continuare e configurarsi, quindi, come una forma di Diabete di tipo 2.

Sintomi e campanelli d´allarme da non sottovalutare

Il Diabete è una patologia spesso silenziosa, per questo è importante ascoltare il proprio corpo se si presentano i seguenti sintomi:

  • Sete intensa e persistente (polidipsia): una sete che non si placa, anche dopo aver bevuto abbondantemente.
  • Minzione frequente (poliuria): necessità di urinare spesso, soprattutto durante la notte.
  • Fame eccessiva (polifagia): aumento dell'appetito, spesso accompagnato da perdita di peso inspiegabile.
  • Stanchezza cronica: senso di affaticamento costante, anche senza sforzi particolari.
  • Visione offuscata: difficoltà visive improvvise o fluttuanti.
  • Lenta guarigione delle ferite: tagli o graffi che impiegano più tempo del normale a rimarginarsi.
  • Formicolio o intorpidimento: sensazioni anomale alle mani o ai piedi.
Spesso, però, non è possibile riscontrare alcun sintomo.

Nel Diabete tipo 1, l´esordio può essere improvviso e violento, con valori glicemici decine di volte maggiori rispetto alla norma, questa evenienza può sfociare nella chetoacidosi diabetica, un´emergenza medica.

Il Diabete tipo 2 ha, invece, spesso un decorso lento e silenzioso: di frequente la diagnosi arriva per caso, con un semplice controllo della glicemia o durante esami ematici eseguiti per un´altra necessità sanitaria.

L'importanza della diagnosi precoce

In presenza dei sintomi indicati è consigliabile rivolgersi al medico che potrà dare tutte le indicazioni del caso.

Una diagnosi precoce permette di:

  • Iniziare un trattamento adeguato al fine di controllare i livelli di glucosio nel sangue.
  • Prevenire o ritardare l'insorgenza di complicanze gravi, come malattie cardiovascolari, neuropatia, nefropatia e retinopatia.
  • Migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di ospedalizzazioni.

Individuare il Diabete ai primi esordi permette, infatti, di valutare e prevenire la comparsa delle complicanze croniche.

Perché è fondamentale rivolgersi a un Diabetologo?

Una volta avuta la diagnosi, il Diabetologo diventa una figura centrale. È lui che impostando un percorso personalizzatoe valutando lo stile di vita del paziente, prescrive la terapia farmacologica (quando necessaria) e monitora nel tempo l´andamento della patologia.

La gestione del Diabete non si limita, infatti, alla misurazione e monitoraggio della glicemia, e spesso necessita di una gestione multidisciplinare che, a partire dal Diabetologo, vede poi coinvolti specialisti di varie branche.

Poiché si tratta di una condizione complessa, che coinvolge tutto l´organismo, il supporto dello Diabetologo è fondamentale anche per prevenire complicanze serie come:

  • Malattie cardiovascolari
  • Problemi renali
  • Neuropatie (danni ai nervi)
  • Retinopatia (danni alla vista)
  • Piede diabetico

Trattamenti e stili di vita: due armi vincenti

Il trattamento del Diabete varia in base al tipo:

• Nel Diabete di tipo 1, l´insulina è essenziale e viene somministrata quotidianamente (con penne o microinfusori). La gestione prevede anche un attento monitoraggio glicemico, spesso con sensori continui.

• Nel Diabete ditipo 2, si parte spesso con modifiche dello stile di vita: dieta bilanciata, attività fisica e perdita di peso possono migliorare, o persino normalizzare, la glicemia. Se questo non è sufficiente, si passa a farmaci orali o, in alcuni casi, all´insulina.

Il diabete è una malattia che può essere gestita efficacemente con la giusta attenzione e cura.

Riconoscere i segnali precoci e agire tempestivamente fa la differenza per una buona qualità di vita.


Se hai bisogno di un appuntamento contatta il centro al numero 079 270753

Autore(i)

Dott. Paolo Mattia Galasso
Dott. Paolo Mattia Galasso
SCIENZA DELL´ALIMENTAZIONE

Specializzazioni

Diabetologia e Malattie Metaboliche

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