Osteoporosi: una patologia, molti specialisti

Cos'è l´osteoporosi?

L´osteoporosi è una patologia sistemica e progressiva dello scheletro, caratterizzata da alterazioni sia quantitative (riduzione della massa ossea) sia qualitative (peggioramento dell´architettura e delle proprietà del tessuto osseo) che comportano un aumento del rischio di fratture.
La fase che precede la comparsa dell´osteoporosi è rappresentata invece
dall´osteopenia, in cui le alterazioni sono ancora poco marcate.

L´osteoporosi è una condizione molto comune. La sua frequenza è significativamente più elevata nel sesso femminile, in particolare dopo la menopausa e in età avanzata.
Ad ogni modo, la sua progressione può essere facilitata e accelerata da vari fattori predisponenti, che includono un gran numero di patologie croniche e, ad esempio, la terapia cortisonica praticata per lunghi periodi di tempo.

Osteoporosi: come si diagnostica?

La diagnosi dell´osteoporosi si effettua con la Mineralometria Ossea Computerizzata – MOC, come spiegato nell´articolo MOC: scopri quando e come effettuarla.
Questo esame radiologico, infatti, viene eseguito selettivamente a livello del tratto lombare della colonna vertebrale e a livello del femore, che rappresentano i distretti ossei in cui la patologia tende a presentarsi più precocemente nell´arco della vita, e con maggior rilevanza.

La MOC consente non soltanto di individuare la presenza di osteoporosi e/o di osteopenia, ma anche di quantificare l´entità delle alterazioni nei singoli sotto-distretti.
I parametri numerici forniti da questa valutazione sono molto importanti, perché consentono di stimare il rischio di frattura del singolo paziente e, sulla base di tale rischio, di selezionare il trattamento farmacologico più adeguato.

Pertanto, sebbene la presenza di osteoporosi possa essere intuita e segnalata anche nel contesto di altri esami strumentali, come la radiografia, la TAC o la Risonanza Magnetica, soltanto la MOC può essere considerata un vero strumento diagnostico per l´osteoporosi.

Qual è lo specialista a cui rivolgersi?

In realtà, non è possibile individuare un singolo specialista di riferimento per l´osteoporosi.

• Per la sua stessa natura di patologia cronico-degenerativa delle ossa, l´osteoporosi rientra nel campo di interesse di tutti gli specialisti che si occupano delle malattie dell´apparato osteo-articolare, quali ortopedico, fisiatra e reumatologo.

• A causa dell´impatto che alcune funzioni ormonali e le corrispondenti condizioni patologiche hanno in termini di “metabolismo osseo”, è di interesse dell´endocrinologo.

• In presenza di specifiche condizioni predisponenti, possono essere coinvolti anche altri specialisti: il ginecologo, quando l´osteoporosi viene riscontrata durante i controlli dopo la menopausa; il geriatra o il medico internista, quando la diagnosi rientra in una più estesa valutazione della salute in età avanzata e/o in presenza di varie patologie; il nefrologo, quando il problema di base è rappresentato da una rilevante malattia renale.

Anche altre figure intervengono nell´iter diagnostico terapeutico con mansioni specifiche.

• Il radiologo è sempre parte del percorso, perché la diagnosi e il monitoraggio nel tempo richiedono necessariamente l´esecuzione della MOC. Inoltre, gli esami radiologici sono indispensabili per documentare la presenza di fratture.

• In caso di frattura, il fisioterapista svolge un ruolo importante nel contesto dei percorsi riabilitativi.

• Infine, anche il parere dell´odontoiatra è talvolta necessario, perché alcuni trattamenti farmacologici per l´osteoporosi possono avere ripercussioni a livello del cavo orale

Per tali ragioni, il percorso del singolo paziente richiede spesso la partecipazione di più figure professionali, che possono occuparsi di aspetti differenti della malattia nello stesso momento, o che possono intervenire in momenti diversi a seconda delle necessità.

Come scegliere lo specialista?

In molti casi, più che da una decisione programmata, la scelta dello specialista è determinata dai motivi iniziali per cui viene richiesta la MOC, e in relazione alla storia personale del paziente e alle patologie da cui è affetto.

Spesso, infatti, accade che l´ortopedico sia il primo riferimento quando l´osteoporosi viene ricercata in seguito a una frattura o quando viene segnalata in una radiografia eseguita per altri motivi.

La MOC può anche essere richiesta dal reumatologo nel caso di persone con artrite cronica e che effettuano trattamento cortisonico.

O ancora, accade che l´endocrinologo venga interpellato quando la persona a cui si riscontra l´osteoporosi presenta patologie a carico della tiroide.

Per tutti questi motivi si può affermare che non esiste “il medico giusto” per l´osteoporosi. In generale, ciascuno con le proprie prerogative, tutti gli specialisti citati sono qualificati per impostare e proseguire i controlli e i trattamenti in modo adeguato.
Piuttosto, è importante che il medico di riferimento, a prescindere dalla propria specializzazione, indirizzi il percorso diagnostico-terapeutico in modo da coinvolgere le figure che, in presenza di eventuali esigenze specifiche dei singoli casi, possono collaborare e risultare utili grazie alle proprie competenze.