Obesità: capirla davvero per affrontarla meglio

 19 giugno 2025 | Articoli scientifici
Facebook Twitter LinkedIn Posta elettronica WhatsApp Telegram

Obesità

obesità non è solo una questione estetica o di chili in più.

È una condizione complessa che coinvolge corpo e mente, spesso difficile da capire davvero, soprattutto per chi non la vive in prima persona. Parlarne con chiarezza è fondamentale perché
l´obesità non è una colpa ma una patologia che si può affrontare con il giusto supporto.

Quando nasce l´obesità e perché?

Si parla di obesità, e non più di sovrappeso, quando l'Indice di Massa Corporea (IMC) supera il valore di 30 kg/m². L'IMC si calcola dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri. Quindi, un IMC pari o superiore a 30 indica obesità, mentre un IMC compreso tra 25 e 29.9 indica sovrappeso.

In dettaglio:

  • Sovrappeso: si ha quando l'IMC è compreso tra 25 e 29.9 kg/m².
  • Obesità: si ha quando l'IMC è uguale o superiore a 30 kg/m².

L'obesità, a differenza del sovrappeso, è considerata una vera e propria patologia, poiché aumenta significativamente il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Pertanto, è importante distinguere tra le due condizioni e intervenire tempestivamente per prevenire o gestire le conseguenze legate all'obesità.

I fattori che incidono nell´obesità riguardano:

  • Ambiente e stile di vita: l´accesso a cibo ipercalorico, lo stress, la mancanza di sonno e l'inattività fisica sono condizioni comuni nella nostra società.
  • Fattori psicologici: emozioni come ansia, tristezza o frustrazione possono portare a mangiare in modo compulsivo.
In misura minore possono avere un ruolo anche:
  • Genetica: alcune persone sono predisposte ad accumulare peso in modo più facile.
  • Ormoni e metabolismo: squilibri ormonali (come quelli legati alla tiroide, all´insulina o al cortisolo) possono rendere molto più difficile mantenere un peso sano.

Obesità e salute: quali sono i rischi?

L´obesità non è solo un numero sulla bilancia. È spesso associata a diverse patologie croniche che possono compromettere la qualità e l´aspettativa di vita:
  • Diabete di tipo 2
  • Ipertensione e malattie cardiovascolari
  • Apnee notturne
  • Disturbi articolari e muscoloscheletrici
  • Alcuni tipi di tumore
  • Sindrome dell´ovaio policistico (PCOS), disturbi ormonali e fertilità ridotta

Perché perdere peso è così difficile?

“Basta mangiare meno!” Quante volte chi è obeso si è sentito dire questa frase?

Purtroppo non è così semplice. L´organismo, una volta abituato a un certo peso, tende a difenderlo. Questo significa che anche dopo una dieta, il corpo può rallentare il metabolismo o aumentare il senso di fame, rendendo difficile mantenere i risultati.
Inoltre, molte persone convivono con disturbi ormonali, come l´insulinoresistenza, anche per questo è necessario rivolgersi a professionisti che valutino la situazione globale nella sua complessità e indichino i percorsi di trattamento personalizzati.

Come si può trattare l´obesità?

Il trattamento dell´obesità non è mai “taglia unica”. Ogni persona è diversa e va seguita con un approccio multidisciplinare che preveda:
  • Educazione alimentare
Affiancare la persona in un percorso di rieducazione nutrizionale, senza diete drastiche o punitive.
  • Attività fisica graduale e sostenibile
Anche piccole abitudini quotidiane, se portate avanti con costanza, fanno la differenza.
  • Supporto psicologico
Molti comportamenti legati al cibo hanno radici emotive. Lavorare su questo aspetto è essenziale.
  • Trattamenti farmacologici
In alcuni casi possono essere indicati farmaci specifici ma sempre come parte di un percorso medico completo e seguito da specialisti.
Il ruolo centrale dello specialista in Scienze dell´Alimentazione.

Uno degli alleati più preziosi è lo specialista in Scienze dell´Alimentazione. Non si tratta solo di "fare una dieta", ma di imparare a conoscere il proprio corpo, i segnali della fame e della sazietà, e costruire insieme un nuovo equilibrio alimentare e di vita.

Questo professionista può:

  • aiutare a riconoscere e modificare le abitudini sbagliate;
  • sostenere la persona nel tempo, anche nei momenti di difficoltà.
  • monitorare i passo dopo passo il percorso terapeutico.

I nuovi farmaci: una risorsa concreta

Negli ultimi anni, la scienza ha fatto passi avanti importanti. Sono arrivati nuovi farmaci per la cura dell´obesità, come gli agonisti del GLP-1 (ad esempio semaglutide o liraglutide), che:
  • agiscono a livello del cervello per modulare l´appetito e il senso di sazietà;
  • aiutano a ridurre significativamente il peso corporeo;
  • possono anche migliorare parametri metabolici come glicemia e colesterolo.

Questi farmaci non sono “pillole miracolose” e vanno prescritti solo da medici, all´interno di un percorso clinico ben strutturato e per molte persone rappresentano finalmente una concreta possibilità di cambiamento.

GLP-1 e GLP-1/GIP agonisti: un aiuto concreto per perdere peso e proteggere il cuore

Che cos´è un GLP-1 agonista?

I GLP-1 agonisti sono una classe di farmaci che imitano un ormone naturale prodotto dall´intestino, chiamato GLP-1 (glucagon-like peptide-1). Questo ormone aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue e dà al cervello un segnale di sazietà, cioè fa sentire meno fame.

Che cos´è un GLP-1/GIP agonista?

È diverso dai classici farmaci GLP-1 perché agisce su due ormoni intestinali contemporaneamente: sul GLP-1 con gli effetti precedentemente descritti e sul GIP (glucose-dependent insulinotropic polypeptide). Gli effetti di questo secondo ormone potenziano quelli del GLP-1.
Farmaci come Semaglutide (Ozempic, Rybelsus e Wegovy) o Tirzepatide (Mounjaro, Zepbound) fanno parte di queste categorie.

Per cosa sono indicati?

I GLP-1 e GLP-1/GIP agonisti sono usati per:

  • Perdere peso nei pazienti con obesità o sovrappeso (soprattutto se ci sono anche problemi come diabete, ipertensione o colesterolo alto).
  • Controllare il diabete di tipo 2.
  • Ridurre il rischio cardiovascolare (infarti, ictus) nei pazienti ad alto rischio, come dimostrato da diversi studi clinici.

Quanto dura il trattamento?

Il trattamento è a lungo termine. Non si tratta di una “cura lampo” ma di una terapia che va seguita con continuità, come accade con altri farmaci cronici (ad esempio per la pressione o il colesterolo).

Il medico valuterà con il paziente quanto prolungare l´uso in base ai benefici ottenuti, alla perdita di peso e alla tolleranza del farmaco.

Qual è la sua particolarità?

La grande forza di questi farmaci è che:
Fanno perdere peso in modo significativo, anche oltre il 10–15% del peso iniziale in molti casi.
Agiscono sull´appetito, non sulla forza di volontà: aiutano a sentirsi sazi prima e a ridurre le porzioni senza soffrire la fame.

• Hanno mostrato benefici nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (come infarto o ictus), soprattutto nei pazienti con diabete.

Come si assume? È invasivo o doloroso?

Si somministrano per via iniettiva, con una penna pre-riempita simile a quelle dell´insulina, o via orale. L´iniezione è sottocutanea e si fa una volta a settimana, non è dolorosa e i pazienti imparano a farla autonomamente a casa. La via orale invece necessita di una assunzione giornaliera.

Quali sono i benefici?

  • Perdita di peso duratura.
  • Miglioramento dei valori di zucchero nel sangue, pressione arteriosa e colesterolo.
  • Maggiore energia e benessere.
  • Riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

Tutti questi effetti sono ancora più forti se i farmaci sono abbinati a una dieta equilibrata, ed attività fisica regolare.

Controindicazioni

I GLP-1 agonisti non sono adatti a tutti. Non devono essere usati in caso di:
  • Storia personale o familiare di tumori alla tiroide (tipo medullare).
  • Pancreatite (infiammazione del pancreas).
  • Gravi problemi gastrointestinali (forte rallentamento dello stomaco).
  • Allergia ai componenti del farmaco.

È fondamentale parlarne con il medico prima di iniziare.

Informazioni utili e curiosità

  • Gli effetti collaterali più comuni sono nausea, sensazione di pienezza, diarrea o stitichezza, soprattutto all´inizio. Di solito si riducono nel tempo.
  • Il dosaggio viene aumentato gradualmente per migliorare la tolleranza.
  • Questi farmaci non sostituiscono una vita sana: vanno sempre accompagnati da buone abitudini alimentari e movimento.
  • Non sono farmaci "miracolosi", ma strumenti molto efficaci se usati correttamente.
  • Alcuni pazienti riferiscono anche un miglior controllo dell´appetito “emotivo”.
I GLP-1 agonisti rappresentano una grande opportunità per molte persone che lottano

con l´obesità e vogliono migliorare la propria salute, anche cardiovascolare.

Sono farmaci sicuri, efficaci e ben tollerati, ma come ogni terapia, vanno sempre prescritti e monitorati dal medico.

L´obesità è una condizione complessa, non una colpa. Merita rispetto, ascolto e un trattamento serio, integrato e personalizzato.

Grazie ai progressi della medicina e al lavoro degli specialisti, oggi è possibile affrontare questa sfida con strumenti nuovi e più efficaci.
Affidarsi a un professionista in Scienze dell´Alimentazione è il primo passo per riprendere in mano la propria salute.

Non si tratta di “mettersi a dieta”, ma di riscoprire un modo più sano – e sostenibile – di vivere nel proprio corpo.


Se hai bisogno di un appuntamento contatta il centro al numero 079 270753

Blog

Download

 Proteggi il tuo cuore e il tuo cervello: fai l´Ecodoppler dei Tronchi Sovraortici (TSA)
Medìs Centro Clinico, Documento Adobe Acrobat PDF: 340 Kb - 25/04/2025 12:14:38

PRENOTA