Elettromiografia – EMG: scopri di cosa si tratta

 16 novembre 2021 | Articoli scientifici
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Elettromiografia – EMG: scopri di cosa si tratta


Formicolii, intorpidimento di mani e piedi, debolezza muscolare e dolore agli arti sono alcuni dei sintomi per i quali può essere richiesta l´elettromiografia.

Elettromiografia: che cos´è?

L'elettromiografia è un esame strumentale che permette di esaminare la conduzione nervosa, motoria e sensitiva, e di valutare l´attività dei muscoli sia durante l´attivazione volontaria che a riposo.

Con l´EMG è possibile, quindi, comprendere eventuali alterazioni elettriche di conduzione di nervi e muscoli, e studiare le strutture neuro-muscolari degli arti superiori e inferiori, della testa, del collo, del tronco.

Elettromiografia: quando viene indicata?

L´elettromiografia rappresenta un importante strumento per la diagnosi di diverse patologie di tipo neurologico, ortopedico e reumatologico, tra le quali:

  • lombosciatalgia o cervicobrachialgia che originano da artrosi, o lesioni post-traumatiche (come il "colpo di frusta") dei dischi intravertebrali a cui, a loro volta, possono seguire ulteriori lesioni delle radici nervose;
  • sindromi compressive nervose, come la Sindrome del tunnel carpale o la Sindrome del tunnel tarsale per gli arti inferiori;
  • neuropatie periferiche, come quelle causate dal diabete, dall´esposizione a sostanze tossiche (agenti chimici, solventi, vernici etc.) o dall´utilizzo di particolari terapie (alcune tipologie di chemioterapici), dall´abuso di alcol, dall'insufficienza renale, da alterazioni nel sistema immunitario, da agenti infettivi (Epatite C, virus, HIV) e nelle forme ereditarie;
  • lesioni traumatiche dei tronchi nervosi, nel caso di lesioni profonde da ferite lacero-contuse, da lussazioni articolari o da fratture ossee;
  • miopatie, ossia malattie muscolari, che possono essere ereditarie o acquisite, e patologie della giunzione neuromuscolare come la miastenia gravis;
  • malattie neurodegenerative come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

Elettromiografia: come si effettua?

L´esame, che viene refertato dal medico specialista in Neurologia, si articola generalmente in due momenti:

  • elettroneurografia, durante la quale vengono somministrati degli stimoli elettrici lungo il decorso dei nervi e viene registrata la corretta funzionalità delle fibre nervose, motorie e sensitive, attraverso alcuni elettrodi posti sulla cute del/della paziente;
  • elettromiografia (propriamente detta) è la fase in cui viene introdotto un elettrodo ad ago monouso, flessibile e di piccolo diametro, nei muscoli da esaminare. Non viene iniettata alcuna sostanza ma, grazie all´elettrodo ad ago, è possibile registrare l´attività elettrica generata nel muscolo sia in condizioni di riposo, sia durante la contrazione volontaria a minimo e massimo sforzo.

Lo studio viene strutturato sulla base del motivo preciso per cui si richiede l´esame e della sintomatologia riferita dal paziente, pertanto lo specialista consiglierà se eseguire unicamente l´elettroneurografia di superficie o se eseguire anche l´elettromiografia ad ago.

Elettromiografia: quanto dura l´esame?

Le tempistiche possono variare leggermente in base alla precisa richiesta diagnostica. Generalmente l´esame in sé dura circa 20 minuti, complessivamente si considerano 30-45 minuti per l´intera procedura, compresa delle fasi di applicazione e rimozione degli elettrodi.

Elettromiografia: preparazione.

Non è necessaria alcuna particolare preparazione. Si sconsiglia, però, nelle 12 ore precedenti l´EMG, l'uso di creme e olii idratanti nelle parti del corpo interessate dall'esame, così da permettere il corretto passaggio delle correnti elettriche.

Prima di sottoporsi all´esame, è però importante segnalare al medico se si assumono antiaggreganti ed anticoagulanti e se si è portatori di stimolatori elettrici o pace-maker.

Elettromiografia: è un esame doloroso?

EMG è una tecnica mini-invasiva e poco dolorosa, che si effettua in attività ambulatoriale. Talvolta può essere percepito un leggero fastidio in seguito alla somministrazione degli impulsi elettrici, si tratta però di percezioni soggettive che possono dipendere da diversi fattori, tra cui anche lo stato emotivo del/della paziente durante lo svolgimento dell´esame.

Elettromiografia: controindicazioni.

L´elettromiografia non comporta particolari rischi. È necessario, però, mettere in atto tutte le indicazioni fornite prima dell´esame. Piccoli ematomi, gonfiori, indolenzimento e formicolii momentanei possono presentarsi nei momenti che seguono l´elettromiografia. Il/la paziente può, comunque, riprendere tranquillamente le proprie attività dopo aver eseguito l´esame. Nel caso in cui i/le pazienti debbano effettuare controlli ematici degli enzimi muscolari (es. CPK) è bene che non eseguano il prelievo nei giorni seguenti l´esame elettromiografico in quanto questo presenterà dei risultati alterati.

Se hai bisogno di un appuntamento contatta il centro al numero 079 270753

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