Liposuzione, liposcultura e lipostruttura

 17 maggio 2019 | Articoli scientifici
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Liposuzione, liposcultura e lipostruttura - Centro Clinico Medìs - Sassari

La liposuzione, nota come chirurgia del rimodellamento corporeo, consente di scolpire il corpo rimuovendo depositi di grasso non desiderati da aree specifiche come:

  • addome
  • fianchi
  • glutei
  • cosce
  • ginocchia,
  • arti superiori
  • mento
  • collo.

La genetica decide come saremo già dal concepimento. Decide se saremo alti, con gli occhi azzurri oppure se avremo qualche piccola imperfezione. Anche la distribuzione del tessuto adiposo è determinata geneticamente ed ereditiamo la forma del nostro corpo dai nostri genitori. I pannicoli adiposi sono difficili (non impossibili!) da eradicare con diete e attività fisica perché così siamo stati programmati.

Liposuzione: la tecnica

La liposuzione prevede la raccolta del tessuto adiposo in eccesso tramite delle cannule apposite che vengono fatte scorrere nel sottocute, collegate ad una pressione negativa tramite dei piccoli fori nella cute. In altre parole il chirurgo inietta nel pannicolo adiposo una miscela particolare (contente anestetici e adrenalina per contenere le emorragie) pratica un buchino di circa 3-4 mm con la punta del bisturi e inserisce la cannula collegata all’aspiratore.

Non è però come sgonfiare un canotto! È il movimento della cannula che permette al tessuto di trapelare attraverso i piccoli fori e di essere convogliato al serbatoio dell’aspiratore. Ogni movimento è un piccolo tunnel ricavato nel tessuto, un piccolo spazio che poi durante la cicatrizzazione collassa. Tutti i tunnel praticati, una volta guariti modellano il profilo del corpo riducendo lo spesso del pannicolo adiposo. Ecco perché il buon risultato della liposuzione è dato sia dal lavoro del chirurgo che da come guariscono i tessuti.

Liposuzione: decorso post-operatorio

Dopo l’intervento il paziente deve prendersi cura della cicatrizzazione indossando degli indumenti ben elasticizzati che comprimono e livellano la superficie corporea. Solitamente la guarigione avviene in maniera progressiva e graduale. È consigliato un riposo nelle 48 ore successive all’intervento, per poi riprendere gradualmente a svolgere una vita normale. Inizialmente la zona trattata apparirà più gonfia del risultato finale ma entro le 2-3 settimane successive l'edema e il gonfiore andranno progressivamente scomparendo. Il risultato sarà definitivamente raggiunto a distanza di circa tre mesi dall'intervento di liposuzione.

Ed ecco spiegato perché subire una liposuzione non è affatto un dimagrimento: una buona dieta affiancata all’attività fisica riesce a ridurre tutto il tessuto adiposo, compreso quello interno situato tra gli organi, ma in maniera differente nelle varie aree corporee; nei pannicoli il tessuto è più resistente ai dimagrimenti ed è la liposuzione che può ridurlo efficacemente, ma la questa non riuscirà a ridurre la quota di massa grassa nelle altre parti del corpo e quindi non avrà gli effetti benefici che il dimagrimento porta alla salute del paziente.

Liposcultura e Lipostruttura

La liposcultura è un'evoluzione della liposuzione in quanto utilizza delle microcannule per "scolpire" aree molto selezionate del corpo. Esistono diverse metodiche che sfruttano il laser, gli ultrasuoni, le vibrazioni o altro per riuscire a raccogliere il materiale ma tutte fanno capo al medesimo principio. Il risultato della procedura prende il nome di liposcultura. La massa grassa però non viene solo rimossa: può anche essere riciclata sotto forma di innesto adiposo (lipofilling) e venire iniettata laddove c’è bisogno. Principalmente nel volto, nel seno e nei glutei con un rimodellamento corporeo naturale chiamato lipostruttura.

Ultimamente è stato anche scoperto che il tessuto adiposo non svolge un ruolo di solo serbatoio di calorie ma è un vero organo endocrino. Contiene infatti numerose cellule “staminali” (più precisamente si chiamano WAT Progenitors Cells ovvero cellule progenitrici del tessuto adiposo bianco) capaci di stimolare il tessuto circostante ed esse stesse possono trasformarsi in diverse linee cellulari in base agli stimoli. Dal punto di vista clinico queste scoperte hanno reso possibile il miglioramento dei tessuti danneggiati da radiazioni o ustioni, il miglioramento delle cicatrici e delle ferite che non riescono a cicatrizzare autonomamente. Addirittura gli innesti adiposi vengono utilizzati anche in altre chirurgie come l’ortopedia e la cardiochirurgia. Ancora una volta, così come è successo per le protesi mammarie, utilizzare per fini estetici prima e per migliorare la qualità di vita delle pazienti operate per cancro al seno poi, una procedura chirurgica nata per fini estetici, da molti considerati superflui e quindi non importanti, si è rivelata importantissima per la salute dei pazienti.

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Autore(i)

Dott. Andrea Manconi
Dott. Andrea Manconi
SPECIALISTA IN CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA

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Chirurgia Plastica e Ricostruttiva

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