Tumore della prostata: conoscerlo per combatterlo

 30 gennaio 2019 | Articoli scientifici
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prostataA differenza delle donne, il maschio ha poche conoscenze del suo apparato sessuale e delle probabili patologie ad esso correlate. Infatti è sconcertante che da recenti indagini si riscontri che ancora oggi il 54% dei maschi europei ignori di avere la prostata e, anzi, pensa che sia addirittura un organo femminile. La stessa Società Italiana di Urologia (SIU) ha rivelato che il 27% del campione di uomini interpellati non sia in grado di posizionare la ghiandola prostatica all'interno del corpo. In una ricerca dell’Associazione Europea di Urologia, condotta su 2.500 uomini di 5 nazioni diverse (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) il 27% degli intervistati non era a conoscenza di potersi ammalare di tumore della prostata.

Come documenta la Società Italiana degli urologi nelle sue campagne di prevenzione, la scarsa consapevolezza ed il ritardo in cui viene fatta la diagnosi di patologia prostatica avrà implicazioni sia sulle condizioni di salute generale del maschio, che sulla sua vita sessuale.

Tutte le Società scientifiche ribadiscono che la prima arma della medicina moderna per combattere un tumore è la prevenzione, e questo avviene grazie a controlli periodici.

La prevenzione, quindi passa anche attraverso una corretta informazione.

E’ nostro intento spiegare attraverso delle domande cosa sia la prostata, a cosa serva e perché è importante prevenirne le patologie ed eventualmente come trattarle.

Cos’è la prostata ?

La prostata è una ghiandola dell’apparato riproduttivo dell’uomo, delle dimensioni di una castagna, collocata sotto la vescica e davanti al retto. Svolge un ruolo importante ai fini riproduttivi in quanto produce circa il 40% del volume dello sperma ed è influenzata dall’azione degli ormoni sessuali maschili.

Quanto è frequente il tumore della prostata?

Il tumore della prostata è il tumore più frequente nell’uomo rappresenta circa il 20% di tutte le neoplasie diagnosticate in uomini dopo i cinquant’anni. Le stime relative all’anno 2017 parlano di 34.800 nuovi casi all’anno in Italia.

Il rischio che la malattia abbia un esito infausto è basso, soprattutto se si interviene in tempo attraverso la prevenzione. Il tumore della prostata negli ultimi anni ha rappresentato una incidenza costantemente in crescita, soprattutto dopo la campagna di prevenzione dei tumori della prostata iniziata intorno al 2000 con la diffusione del test fatto con un prelievo di sangue chiamato PSA (antigene prostatico specifico).

Cos’è il PSA?

Solo la ghiandola prostatica produce il PSA, ed è per questo che questa sostanza è detta specifica. Il PSA è una proteina normalmente presente nel liquido seminale, nel corso di patologie della ghiandola (infiammazioni, ingrossamenti benigni, o nei tumori della prostata) una quantità sfugge e si diffonde nel sangue, dove è possibile trovarlo e dosarla. Nelle persone sane una piccola quantità di PSA è presente nel sangue.

Nel corso della visita urologica il medico specialista valuterà se il PSA del paziente è normale o se correlato a qualche tipo di patologia prostatica.

Quali sono i fattori di rischio del tumore della prostata?

Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della prostata è l’età: le possibilità di ammalarsi sono molto basse prima dei quarant’anni, ma aumentano sensibilmente dopo i cinquant’anni. Recenti studi hanno dimostrato che circa il 70% degli uomini oltre gli ottant’anni ha un tumore della prostata scoperto per caso in corso di autopsia.

Quali sintomi da il tumore della prostata?

Il tumore della prostata nelle sue fasi iniziali di sviluppo è totalmente asintomatico e, per questa ragione, la diagnosi precoce risulta difficile. Il tumore della prostata cresce molto lentamente ed è per questo motivo che i sintomi della malattia possono rimanere silenti per molti anni. Solamente quando la massa tumorale è particolarmente voluminosa cominciano i sintomi tipici della malattia: difficoltà ad urinare ed il sangue nelle urine o nello sperma.

Quando iniziare la prevenzione del tumore della prostata?

La sopravvivenza dei pazienti con tumore della prostata è attualmente intorno all’88% dopo cinque anni dalla diagnosi. Il principale fattore che porta all’aumento di sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore prostatico è dato dalla prevenzione. La diffusione del dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA) e la visita urologica preventiva hanno profondamente modificato l’epidemiologia di questo tumore, consentendo la scoperta di forme tumorali ancora silenti e non aggressive.

Quali sono le cure?

Nel trattamento del tumore della prostata esistono diverse opzioni terapeutiche: chirurgica, ormonale, radio e chemioterapia. La terapia chirurgica (prostatectomia radicale) rimuove in blocco la ghiandola prostatica con al suo interno il tumore prostatico ancora confinato. Viene considerata la terapia standard per la cura del tumore prostatico ancora localizzato.

Se hai bisogno di un appuntamento contatta il centro al numero 079 270753

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